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Il 3D come arma segreta per il web e l’e-commerce: la visione di Leonardo Papa

Intervista con Leonardo Papa, esperto designer di oggetti e progetti 3D

Immaginate di poter mostrare un prodotto che ancora non esiste. Di poterlo far ruotare, zoomare, sezionare, esplorare da dentro. Di poterlo rendere reale prima ancora che venga costruito. Fantascienza? No. È ciò che oggi possiamo fare grazie al 3D.

E a guidarci in questo mondo affascinante è Leonardo Papa, nuovo responsabile dell’area 3D per Web Italy System. In questa intervista ci ha aperto le porte di un universo fatto di oggetti tridimensionali, ambienti virtuali, rendering fotorealistici e animazioni coinvolgenti, tutti strumenti al servizio delle aziende, delle startup, dei creativi e dei professionisti del web.

Ma andiamo con ordine.

Il problema della visualizzazione nei settori produttivi

Molte aziende manifatturiere si trovano davanti a una sfida non da poco: come mostrare al meglio i propri macchinari, soprattutto quelli complessi, ingombranti, magari poco “fotogenici” perché sporchi o carterati?

Leonardo ci spiega che spesso le parti più interessanti di una macchina — quelle che fanno davvero la differenza — sono nascoste dentro. Impossibile fotografarle in modo efficace. Qui entra in gioco il 3D: con rendering e animazioni è possibile mostrare il funzionamento interno, i dettagli tecnici, le fasi di lavoro. Tutto con una chiarezza visiva impossibile da ottenere con una normale foto o un video girato dal vivo.

“Possiamo realizzare sezioni, close-up, esplosi, animazioni dettagliate che spiegano ogni passaggio del processo produttivo”, racconta. “Il risultato? Un linguaggio universale, comprensibile a tutti, che supera anche le barriere linguistiche nelle fiere internazionali”.

Dall’industria pesante al design: tutto si può “renderizzare”

Leonardo ci mostra alcuni esempi concreti. Un sistema modulare per il filtraggio dell’olio, ricostruito in 3D, presentato con rendering statici, animazioni, object VR (modelli 3D ruotabili online). Oppure un elicottero a idrogeno, ancora in fase di ideazione, che è stato ricostruito digitalmente, animato, inserito in contesti museali — tutto in 3D. È stato persino presentato alla Tesla e al vicepresidente della Ford.

“Un rendering può essere più bello del reale”, sottolinea Leonardo. “E possiamo farlo anche quando il prodotto ancora non esiste. Basta un’idea, e possiamo trasformarla in immagine, in video, in esperienza interattiva”.

Questo vale per ogni tipo di prodotto: gioielli, oggetti di design, componenti meccaniche, arredamento, minuteria, utensili da cucina, porte, finestre, fino a interi ambienti architettonici o showroom virtuali. Tutto può essere modellato, texturizzato, illuminato e visualizzato con qualità fotorealistica.

Perché usare il 3D sul web?

I vantaggi sono tantissimi, e Leonardo li snocciola con precisione:

  • Velocità: si può mostrare un prodotto prima che venga costruito.

  • Uniformità visiva: immagini coerenti per cataloghi, e-commerce, siti.

  • Flessibilità: basta un click per cambiare materiale, colore, illuminazione.

  • Interattività: l’utente può esplorare il prodotto da ogni angolazione.

  • Multicanalità: un solo contenuto può essere usato sul sito, nei social, su YouTube, nelle fiere, nei tablet dei commerciali.

  • Effetto wow: l’esperienza visiva diventa memorabile, emozionale, coinvolgente.

E soprattutto, integrare tutto questo in un sito Web Italy System è facilissimo. Bastano un paio di righe di codice per incorporare il modello interattivo o il filmato 3D. Nessun plugin, nessun limite di dispositivo: tutto gira nel browser, sia su desktop che su mobile.

Due mercati ideali: aziende consolidate e startup

Nel dialogo con Leonardo emerge una doppia vocazione di questo tipo di servizio.

Da un lato, ci sono le aziende strutturate che vogliono presentare al meglio i loro macchinari o prodotti: il 3D permette di renderli visivamente perfetti, funzionalmente chiari, e facilmente inseribili in qualsiasi materiale promozionale (dal sito alla brochure, dallo stand fieristico al catalogo).

Dall’altro, ci sono le startup, che magari hanno solo un’idea o uno sketch, e vogliono mostrarlo a investitori, partner o clienti. Il 3D permette loro di dare forma concreta alla loro visione, in modo professionale e convincente.

In entrambi i casi, il vantaggio è enorme: si può fare marketing e comunicazione prima ancora di passare alla produzione reale.

E i costi?

Un altro punto fondamentale toccato da Leonardo è quello dei costi. Quanto costa creare un modello 3D? Dipende.

Per un oggetto semplice, magari già progettato in CAD, si parte da 200-300 euro. Per animazioni complesse e filmati promozionali, si può arrivare a qualche migliaio di euro, ma con un ritorno enorme in termini di versatilità e durata: “Un filmato 3D si può usare per due o tre anni su tutti i canali”, spiega Leonardo. “E se pensi che uno stand in fiera costa 20.000 euro, investirne 4-5.000 per una presentazione video efficace non è una follia”.

In più, rispetto a produzioni tradizionali (fotografie, video live), il 3D ha un vantaggio chiave: una volta creato il modello, si può riutilizzare all’infinito, in varianti di colore, texture, angolazione, sfondo. Il risparmio è netto.

Anche per il real estate, l’e-commerce e i piccoli business

Il bello del lavoro di Leonardo è che non si ferma all’industria o all’hi-tech. Ci sono moltissimi altri ambiti in cui il 3D fa la differenza.

  • E-commerce con migliaia di prodotti (come nel caso delle famose “tazzine”): anziché fare 20.000 foto, si crea un template 3D, e si generano tutte le varianti in modo uniforme.

  • Gioielleria e moda: per presentare collezioni con estetica impeccabile, senza fotografare ogni singolo pezzo.

  • Real estate: per vendere villette, hotel o appartamenti in prevendita, anche prima che siano costruiti.

  • Agroalimentare: showroom virtuali che raccontano l’origine del prodotto, come nel caso (ipotetico ma perfettamente realistico) di un formaggiaio che vuole mostrare le stalle, la lavorazione, il territorio.

Tutto questo è possibile, e già oggi, grazie all’integrazione con Web Italy System.

Showroom virtuali ed esperienze immersive

Uno degli aspetti più affascinanti è quello degli ambienti virtuali esplorabili, che Leonardo ha iniziato a sviluppare durante il periodo del lockdown, quando le fiere fisiche erano ferme.

Ha realizzato veri e propri showroom digitali, navigabili da browser, con prodotti visibili a 360°, pop-up informativi, video incorporati, link ai cataloghi. Una specie di fiera permanente online, accessibile da qualunque parte del mondo.

E anche qui, la possibilità di aggiornare, aggiungere nuovi prodotti o sezioni è semplicissima. Tutto gestibile senza bisogno di chiamare un programmatore.

Un approccio sartoriale

Leonardo ha una passione evidente per il suo lavoro, e un modo di lavorare che definisce “sartoriale”: ascolta il cliente, capisce le esigenze, propone la soluzione più adatta. Non impone pacchetti standardizzati. E questo si sposa perfettamente con la filosofia di Web Italy System.

“Il prodotto di un’azienda è il cuore del suo marketing”, dice. “Non può essere trattato con superficialità. Serve un abito su misura. E noi possiamo cucirlo”.

Conclusione: un nuovo strumento potente per i partner Web Italy

Con l’arrivo di Leonardo Papa nel team, Web Italy System mette a disposizione dei suoi partner un’arma in più: la modellazione 3D professionale, integrabile in ogni progetto digitale.

Che si tratti di un macchinario complesso, di un nuovo gioiello, di una collezione e-commerce, di una startup tecnologica, o di un progetto immobiliare, il 3D può fare la differenza, trasformando il sito web in un’esperienza visiva unica, emozionante, memorabile.

E come sempre, con la logica Web Italy: strumenti potenti, accessibili, personalizzabili, con una qualità altissima e costi sostenibili.

 

Il futuro del web passa anche da qui: da ciò che ancora non esiste, ma possiamo già vedere. In 3D.

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