Dati strutturati e JSON-LD: perché servono davvero e come integrarli in 4 click
Scopri cosa sono i dati strutturati, come funzionano e perché sono fondamentali per la SEO moderna e per farsi capire dai motori di ricerca e dai Large Language Model. Una guida chiara, aggiornata e soprattutto concreta, con esempi pratici e la soluzione semplice offerta dalla piattaforma Web Italy System.
Cominciamo con una provocazione: una normale pagina web, per un essere umano, può sembrare perfettamente comprensibile. Ma per un motore di ricerca o un’intelligenza artificiale… è un caos totale.
Le parole sono lì, certo. Ma manca la semantica, cioè il significato esplicito di ciò che vediamo: è un evento? È un prodotto in vendita? È il profilo di un’azienda?
Ed è qui che entrano in gioco i dati strutturati. Si tratta di un modo per descrivere i contenuti delle pagine in maniera standardizzata, così che motori come Google (e i LLM, come ChatGPT) possano capire davvero di cosa stiamo parlando. Senza fraintendimenti.
Un esempio? Senza dati strutturati, una data può essere "24/06/2025". Ma Google non sa se è una data di pubblicazione, un orario di un evento o la scadenza di un’offerta. Con i dati strutturati glielo diciamo esplicitamente.
Da Google ai Large Language Model: perché servono sempre di più
Un tempo i dati strutturati erano un aiuto extra per i motori di ricerca. Oggi sono quasi obbligatori. Google li usa per creare i cosiddetti rich snippet, quei risultati "speciali" nelle SERP che mostrano stelline, date, immagini, breadcrumb (cioè la gerarchia del sito), recensioni e altro ancora.
Ma la vera novità è un'altra: i LLM – i modelli linguistici come ChatGPT o Bard – stanno diventando sempre più influenti nella ricerca online. E questi modelli si nutrono di contenuti web ben strutturati. Quindi, se vuoi che il tuo sito venga capito e magari citato da queste intelligenze artificiali, devi parlare la loro lingua.
Indovina qual è questa lingua? Esatto: dati strutturati in JSON-LD.
I benefici concreti: più visibilità, più clic, più autorevolezza
Uno degli esempi più citati è quello di Rotten Tomatoes, il noto portale di recensioni cinematografiche. Quando ha iniziato a usare i dati strutturati, ha visto un aumento del 25% dei clic dai risultati di ricerca. Perché? Perché il suo contenuto era più visibile, più chiaro, più "cliccabile".
E vale anche per te. Se hai un blog, un e-commerce, un sito aziendale o anche solo una pagina di presentazione, usare i dati strutturati ti permette di:
- 
comparire nei risultati con anteprime potenziate
 - 
aumentare la percentuale di clic (CTR)
 - 
migliorare la comprensione semantica da parte dei motori e dei LLM
 - 
distinguerti dai competitor meno aggiornati
 
Che cos’è JSON-LD (e perché è il formato giusto)
Parliamo un attimo del "come". I dati strutturati si possono inserire in diversi formati, tra cui:
- 
RDFa
 - 
Microdata
 - 
RDF/XML
 - 
JSON-LD
 
Tra tutti, JSON-LD è di gran lunga il più consigliato. Lo preferisce Google, è più semplice da scrivere, non richiede di modificare il codice HTML della pagina, e si integra facilmente anche in siti già esistenti.
Tecnicamente, è un blocco di testo (simile a uno script JavaScript) che si inserisce nella pagina, di solito in fondo. E descrive in maniera dettagliata e standardizzata ciò che quella pagina contiene: una persona, un evento, un prodotto, un articolo, un’azienda, ecc.
Ecco un esempio minimo:
<script type="application/ld+json">
{
      "@context": "https://schema.org",
      "@type": "Organization",
      "name": "Web Italy System",
      "url": "https://www.webitalysystem.it",
      "logo": "https://www.webitalysystem.it/logo.png"
}
</script>
Semplice, chiaro e... leggibilissimo anche da un umano.
I principali tipi di dati strutturati
I dati strutturati possono rappresentare tantissime entità. Ecco quelli più utili nel contesto di un sito web moderno:
- 
Organization – dati dell’azienda (nome, logo, contatti, indirizzo)
 - 
WebPage – descrizione generica di una pagina web
 - 
BlogPosting – struttura di un articolo di blog (titolo, autore, corpo, keyword)
 - 
Product – scheda prodotto (prezzo, recensioni, disponibilità)
 - 
Event – eventi con data, ora, luogo, coordinate
 - 
BreadcrumbList – percorso di navigazione (homepage > blog > articolo)
 
Ogni tipo ha i suoi campi specifici, e JSON-LD ci permette di descriverli tutti in modo preciso e coerente.
Come integrarli facilmente nei siti Web Italy System
Fin qui la teoria. Ma la pratica? Se sei cliente della piattaforma Web Italy System, la buona notizia è che non devi scrivere una riga di codice.
Il sistema è pensato proprio per semplificare la vita. Integrare i dati strutturati è letteralmente una questione di:
- 
Entrare nel pannello di controllo del tuo sito
 - 
Andare nella sezione SEO / LLM
 - 
Abilitare l’opzione per i dati strutturati in JSON-LD
 - 
Salvare
 
Fine. Il sistema genera automaticamente il codice giusto per ogni pagina del sito, sulla base dei contenuti già presenti (meta description, titolo, immagini, ecc.).
Vuoi personalizzare? Puoi farlo
Naturalmente, per chi vuole un controllo maggiore, è possibile personalizzare ogni singolo dato. Per ogni pagina del sito puoi:
- 
attivare o disattivare i dati strutturati
 - 
indicare se la pagina è una WebPage o un’Organization
 - 
scrivere una descrizione dedicata (diversa dalla meta description)
 - 
aggiungere email, telefono, indirizzo, immagini, keyword
 
Per i blog post, il sistema genera automaticamente i campi più rilevanti: titolo, URL, immagine, corpo dell’articolo, keyword, ecc. Idem per gli eventi, con data, luogo e coordinate geografiche.
Anche la breadcrumb list viene creata automaticamente, indicando il percorso completo fino alla pagina in questione. Tutto pronto e aggiornato.
Ma funziona davvero? Ecco come verificarlo
Come sapere se tutto è stato fatto correttamente? Google mette a disposizione un tool di verifica ufficiale: Rich Results Test
Basta inserire l’URL del tuo sito per vedere se i dati strutturati sono corretti, quali vengono rilevati e se ci sono suggerimenti di miglioramento.
Quanto ci mette Google a "vederli"?
Una domanda frequente: quanto tempo ci vuole prima che Google li legga?
Dipende da diversi fattori:
- 
Autorità del dominio – più è alto il tuo "peso" online, più spesso Google ti scansiona.
 - 
Frequenza di aggiornamento – se pubblichi spesso nuovi contenuti, vieni visitato più di frequente.
 - 
Qualità dei link esterni – avere backlink da siti autorevoli accelera l’indicizzazione.
 
In generale, però, se il sito è vivo e ben fatto, Google può recepire i dati strutturati in pochi giorni.
Perché è importante capirli (anche se non sei un programmatore)
In Web Italy System crediamo che chi lavora nel web – dal freelance al piccolo imprenditore – debba capire come funzionano le cose, anche se poi non le implementa manualmente.
I dati strutturati non sono solo “roba da smanettoni”. Sono uno strumento di comunicazione: servono a raccontare meglio chi sei, cosa fai e perché dovresti essere trovato.
Capirli ti aiuta a rispondere meglio alle domande dei tuoi clienti, a offrire servizi più solidi, a distinguerti in un mercato sempre più affollato.
Conclusione: uno sforzo minimo per un vantaggio enorme
Integrare i dati strutturati è oggi un must per chi vuole essere visibile, credibile e comprensibile online. Con Web Italy System è facile, veloce e personalizzabile.
Ma non fermarti al click: capisci cosa stai facendo. Perché un webmaster che sa spiegare perché certe cose funzionano... vale molto di più.